LEONI ALLO SBANDO
Nella stagione 1934/1935, il Derthona disputa per il secondo anno consecutivo il campionato di serie B. Il girone A comprende: Cagliari, Casale, Catania, Legnano, Lucchese, Messina, Novara, Pavia, Pisa, Pro Patria, Seregno, Spezia, Viareggio, Vigevanesi e Genoa, che in quegli anni era denominato Genova.
In quel campionato per il Derthona, il divario tecnico nei confronti delle squadre avversarie era evidente, e si notò anche la perdita da parte dei giocatori di quelle che in precedenza erano state le uniche armi a loro disposizione, cioè la grinta e la determinazione.
Le vittorie furono solamente tre, col Novara a Tortona e le due partite contro il Pavia, di cui la seconda a tavolino per il ritiro della squadra lombarda dal campionato. I bianconeri arrivano ben presto ad occupare l'ultimo posto in classifica e finiscono il torneo quasi di malavoglia, con le immancabili difficoltà finanziarie. Capita anche che la squadra debba scendere in campo imbottita di riserve perché parecchi titolari sono assenti "ingiustificati".
Probabilmente è solo per difendere l'onore cittadino che i dirigenti decidono comunque di arrivare all'ultima partita davanti ad un pubblico sempre più ridotto.
Il 21 ottobre 1934 il Derthona affronta allo stadio Luigi Ferraris il Genova 1893 Circolo del Calcio, e andò così:
"GENOVA-DERTHONA 1-0
Genova, 22 mattino.
Contro la modesta squadra tortonese il Genova ha dovuto accontentarsi di una vittoria di stretta misura. La causa della cattiva prova fornita dall'undici concittadino è da attribuirsi ancora una volta all'attacco che, non essendo riuscito intendersi, ha svolto un gioco faragginoso, confuso e inconcludente. Il nuovo assetto dato alla prima linea rosso-blù, con Baccarini mezzo sinistro e Scategni ala sinistra, ha completamente deluso e non ha valso ad ovviare alle manchevolezze che si erano riscontrate nel reparto avanzato rosso-blù nelle prime giornate. Il Derthona si è distinto e si è fatto apprezzare soprattutto per le sue doti di velocità, intraprendenza e decisione. Oltre a ciò i «leoncelli» dispongono di una notevole riserva di fiato. Della squadra ospite i migliori reparti si sono dimostrati la difesa e la mediana, mentre gli avanti hanno preferito retrocedere spesso in aiuto alla difesa, limitando la loro azione offensiva a qualche veloce incursione nella metà campo genovese. Appena fischiato il «via» il Derthona ha avuto una folata iniziale ed ha attaccato per una decina di minuti senza però concludere. Poi il Genova è passato alla controffensiva ed ha assunto il comando del giuoco, mantenendolo per tutto il tempo. Al 13' il Genova è andato in vantaggio su calcio di punizione battuto da Sala e raccolto da Scategni, che, con un tiro fortissimo, piegava letteralmente le mani all'ottimo Bonadeo. In seguito il Genova ha attaccato con insistenza e Rosa con un tiro secco ha colpito la traversa. Anche nella ripresa il Genova ha mantenuto una evidente superiorità che gli avanti non hanno saputo però concludere per mancanza di decisione nella fase risolutiva delle azioni abbozzate. A cinque minuti dalla fine per poco il Derthona non perveniva al pareggio con un'azione Arneri-Lodi conclusa da Ferrari con un tiro alto da pochi passi dalla rete.
Buon arbitro il signor Pirovano, dì Modena."
Genova-Derthona 1-0
Marcatore: 13' Scategni
GENOVA: Bacigalupo, Poggi, Vignolini, Sala, Bonilauri, Dusi, Gobbi, Marchini, Rosa, Baccarini, Scategni.
DERTHONA: Bonadeo, Mangino, Nizzi, Riso, Parodi, Renati, Croce, Taverna, Ferrari, Arneri, Lodi I.
Il Derthona quell'anno esce un po' malconcio dalla serie B e inizia un lungo periodo di decadenza che durerà più di trent'anni. Anche questa è storia.
Fonti "Derthona Anno Novanta" e "La Stampa".
BAFFO
